Elfriede Jelinek è nata a Mürzzuschlag, in Austria, il 20 ottobre 1946. È cresciuta a Vienna, dove si è diplomata in organo al Conservatorio. Nel 2004 le è stato conferito il Nobel per la Letteratura
La voglia di Elfriede Jelinek è un libro di una violenza sconcertante. Va subito detto, perché, con quel Nudo femminile sdraiato di Egon Schiele in copertina e quel titolo lussurioso , il lettore potrebbe pensare a una certa pornografia allettante. E invece, anche se nel 1989, quando uscì, il romanzo di Jelinek fu effettivamente accusato di pornografia, nulla vi si può trovare di un certo erotismo pop, della leggerezza bestseller delle Cinquanta sfumature.
Nel mirino della scrittrice austriaca, Premio Nobel per la Letteratura nel 2004, finiscono gli abusi dell'uomo sulla donna, il dominio devastante sulla natura, il consumismo accecante, la mercificazione delle relazioni , l'esercizio meschino del potere a ogni livello, l'ipocrisia nei rapporti sociali, la falsità della famiglia, la religione, perfino la passione per lo sport e il turismo...
La voglia è una discesa agli inferi, senza risalita. Il linguaggio angosciante fa presagire una sorte pessima per Gerti, e così è . Non solo non riesce a liberarsi del marito, dal quale subisce ogni tipo di violenza, ma finisce preda di un giovane studente che abusa di lei in modi ancora più umilianti. «Desideriamo sempre tornare sul terreno bruciato e aprire la carta da regalo in cui abbiamo camuffato le cose vecchie che diamo per nuove.