Lacune in diritto internazionale, ignoranza in storia e geografia: le perle di tv e politici
La crisi ucraina ha messo a dura prova le competenze storiche e geografiche della classe politica italiana. Già capire dove collocare il Donbass è stato impegnativo, ma ci si è messa anche la conformazione geografica dell'Ucraina, con non uno ma addirittura due mari a bagnarne le coste, poi memorizzare i confini . Uno sforzo cognitivo che non veniva richiesto fin dall'esame di terza media. Molti parlamentari sono crollati psicologicamente.
Nella categoria «io lo avevo detto» c'è Piero Fassino, presidente della commissione Esteri della Camera, noto per le profezie che si avverano al contrario. «Non prevedo l'invasione dell'Ucraina, arrivare a Kiev sarebbe azzardato per Putin» ha vaticinato all'inizio delle operazioni militari. Svarioni anche in campo giornalistico, inevitabili nelle lunghe maratone. Il Tg1 ha preso per buona una finta copertina del Time con Putin con baffetti hitleriani, il Tg2 ha mandato in onda un videogioco di guerra scambiandolo per una «pioggia di missili» sull'Ucraina, Giletti a Non è l'Arena ha parlato di uno «straordinario diario sulla Prima Guerra Mondiale scritto proprio da Dostoevskij», morto nel 1881. Storia e geografia, vittime collaterali del conflitto.