Entro settembre la fondazione della danza lascerà l’immobile: ammodernamento mai fatto, canoni e rate non saldate
TORINO. Si sta per concludere la vicenda che riguarda uno dei palcoscenici più grandi della città, Teatro Nuovo, ma anche la Fondazione omonima che ne occupa gli spazi. Quest'ultima non avrà più in concessione la struttura ed entro settembre dovrà andarsene e portar via tutte le sue cose. E’ quanto ha detto la vicesindaca Michela Favaro ieri in Sala Rossa: «Il debito verso il Comune è di 500 mila euro».
La Città di Torino è riuscita a recuperare la metà di questa cifra pignorando i soldi che la Regione doveva alla Fondazione e che non aveva ancora pagato. Ma resta ancora un debito superiore a 200 mila euro ben difficilmente recuperabile.Tutte le promesse fatte di ammodernamento dei locali non sono mai state mantenute. I canoni per la concessione non sono stati mai pagati.
Ancora prima, tra il 2014 e il 2015 il debito di questa realtà era già di un milione di euro circa. Si erano studiati dei piani di rientro, tutti quanti disattesi. La Fondazione non è mai stata puntuale nei pagamenti dell'affitto nei confronti del proprietario, cioè il Comune di Torino. E oltre al problema degli affitti si era aperto un contenzioso con Palazzo Civico su alcuni lavori realizzati nell'edificio.