Scienziate, attiviste, scrittrici, visionarie, donne che «mi hanno insegnato che la più grande vittoria per l’umanità è usare la nostra esistenza per un bene più grande di noi». E che meritano di essere celebrate 8marzo
Ricordo che non mi è mai capitato di leggere una poesia di una donna in classe, che nell’ora di scienze forse l’unica donna di cui mi dissero qualcosa fu Marie Curie, per quanto riguarda invece la storia le regine d’Inghilterra e poi basta. Se mi chiedete dove vedo ancora disparità di genere non andrei troppo lontano basta guardare i nostri libri di scuola, basta soffermarci su quello che studiamo.
Voglio cogliere questa giornata per parlarvi di donne afrodiscendenti e africane che mi hanno ispirato particolarmente e che hanno contribuito all’umanità.Alice Ball fu una chimica afroamericana conosciuta per aver sviluppato il primo trattamento efficace per la lebbra. Di lei sappiamo che nacque a Seattle, Washington negli Stati Uniti nel 1892 e dopo essersi laureata in chimica farmaceutica e farmacia, volò alle Hawaii per conseguire il master.
Scienziate, attiviste, scrittrici, visionarie queste donne mi hanno insegnato che la più grande vittoria per l’Umanità è usare la nostra esistenza per un bene più grande di noi. Sono tante le donne che ho incontrato nel mio cammino da autodidatta e sono sicura che sia tempo di raccontare le loro storie anche tra i banchi di scuola.
*Sarah Kamsu, giornalista e scrittrice di origini camerunensi, è fondatrice di @weafricansunited, una finestra sulla cultura – o meglio, le molteplici culture – del continente africano.