Le prime reazioni dei russi all’annuncio della “mobilitazione parziale”
Secondo il ministero della Difesa russo la mobilitazione parziale riguarda 300mila riservisti che saranno inviati gradualmente in Ucraina. Putin ha detto che sarà data la priorità a chi ha esperienza nell’esercito, ma in molti casi si tratta di persone che hanno sì fatto il servizio militare, ma che non sono soldati di professione, e quindi assai poco esperti su come si combatte una guerra e spesso impauriti.
Per questo moltissimi stanno cercando di fuggire, anche se non è semplice: i posti disponibili nei voli verso i paesi vicini che non richiedono un visto – come Armenia, Turchia e Azerbaijan – sono finiti molto velocemente. I costi dei biglietti si sono alzati di almeno otto volte rispetto a quelli abituali.diverse testimonianze tra uomini russi che stanno cercando in tutti i modi di evitare la chiamata.
Altri stanno cercando modi diversi di evitare di andare in guerra: un ragazzo di 30 anni intervistato dalha detto di essere disposto a tutto, anche a rompersi un braccio per avere un’esenzione medica. Ha anche detto che molti potrebbero provare a reiscriversi all’università. Secondo il governo russo al momento in Ucraina sono morti poco meno di 6mila soldati russi: in questo caso non si spiegherebbe la necessità di arruolarne altri. In realtà, secondo stime occidentali, i morti e feriti nell’esercito russo sarebbero tra i 70 e gli 80 mila, circa la metà di tutte le forze dispiegate finora.
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