Dalla crisi ucraina può emergere una nuova Ue, dice Mario Draghi | europea_lk Vincengen RussianUkrainianWar
«Qui c’è scritto “Commissione europea”, ma non mi hanno assunto…». Comincia con una battuta l’incontro tra il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Meno di un’ora di discussione, sull’invasione russa dell’Ucraina e tutti i temi collegati: gli aiuti militari al governo di Kiev, il supporto umanitario ai profughi in arrivo nell’Unione europea e soprattutto la questione energetica.
Poi c’è la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, che include un’accelerazione degli investimenti sulle rinnovabili, in linea con gli obiettivi del Green deal europeo. «Stiamo procedendo molto bene su questo fronte», ha garantito Draghi. Importanti saranno anche le misure di efficientamento energetico, ha sottolineato von der Leyen, e quelle di protezione di consumatori più vulnerabili.
La questione andrà però affrontata a livello comunitario, dato che che altri Paesi si trovano in una situazione ancora più critica, considerando la propria quota di importazioni da Mosca e il peso del gas nel proprio mix energetico: Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria e Cechia gli Stati più a rischio in caso di taglio alle forniture russe, secondo l’analisi di Bruegel.