A ricorrere alla videosorveglianza una donna la cui automobile era stata più volte rovinata. No alla tesi del vicino sulla violazione della privacy
telecamera
che inquadra la propria macchina, parcheggiata sulla pubblica via, per scoprire l’autore di ripetuti danneggiamenti. Il privato può utilizzare la videosorveglianza, con un collegamento con la polizia, predisposto in modo tale che le riprese inutili siano. Per la Cassazione la decisione della privata cittadina è legittima.
Ad avviso del ricorrente la macchina era rimasta parcheggiata per anni davanti casa, solo per creare il pretesto per mettere un sistema di controllo intrusivo della sfera privata di vicini e passanti, perché inquadrava la sua porta di casa e la pubblica via. Non in linea, con il diritto Ue e con la giurisprudenza di Lussemburgo, anche il trattamento dei dati raccolti senza il consenso dei diretti interessati.