Secondo l’ex premier francese Valls, per l’Europa e la Nato è arrivata l’ora delle decisioni difficili | RussianUkrainianWar
«Stiamo arrivando alla questione fondamentale: fino a che punto possiamo arrivare, noi occidentali, membri dell’Unione europea o dell’Alleanza atlantica, nell’accettare quello che sta succedendo in Ucraina?». Se lo chiede in un’intervista alManuel Valls, ex premier francese, al governo quando il siriano Bashar al-Assad con l’appoggio di Putin usava le armi chimiche sui suoi connazionali e quando lo stesso Putin invadeva e annetteva la Crimea.
Zelensky, dice Valls, «ha il diritto di chiedere aiuti e sanzioni sempre più dure, di reclamare ai Paesi europei che si riuniscono oggi di spingere le aziende a fare le scelte che si impongono. Ma sullo sfondo c’è una questione più ampia, che ormai siamo tutti chiamati ad affrontare», spiega. Ovvero: che cosa fare, dopo le sanzioni alla Russia e gli aiuti all’Ucraina, se i negoziati non dovessero avere successo. .
Che cosa suggerisce? «Per adesso mi limito a porre la questione, i rischi mi sono chiarissimi», risponde. «Ma il punto ormai è questo: la situazione attuale, dopo un mese di guerra, è tollerabile a medio-lungo termine, da un punto di vista morale e anche strategico? Credo che i responsabili Ue, Nato e G7 in questi giorni si stiano chiedendo proprio questo».