VERONA - «Non c'è bisogno di commentare un passato di una persona che ha avuto i problemi con la droga dopo che si è suicidata, sappiano tutti quello che ha fatto per assumere...
. Il papà della ragazza ha voluto replicare aiche sono stati postati sui social nei confronti della figlia, che era finita in carcere per alcuni furti legati alla sua dipendenza dagli stupefacenti.
«Se possibile - ha spiegato - servono belle parole per non fare male ancora alla famiglia. Non hanno un po' di pietà» ha concluso Nevruz Hodo che ha sostituito conla sua foto profilo sul social. Intanto nei giorni scorsi le amiche di Donatella hanno creato un gruppo su Facebook, dal titolo «»: «Volevamo dare un senso alla sua morte - hanno spiegato -, che non è essere contro le istituzioni, mae ci si suicida.
Poi la pagina riporta articoli di testate quotidiane che affrontano il problema dei suicidi nelle carceri e le modalità per contrastare questo dato terribile.