La guerra, l’inflazione, l’immobilismo, i tabù. Tre strade per una nuova indipendenza energetica - di chiccotesta
Per decarbonizzare la produzione di energia e aumentare il tasso di penetrazione elettrica. Per ridurre al dipendenza dai combustibili fossili e quindi dalle importazioni. Per abbassare i costi per il sistema Italia
. A cui va aggiunto, in molti casi, il costo dell’energia venduta sul mercato. Mediamente altri 50 -70 euro MWh. Ragion per cui fortunatamente, al contrario di quanto qualcuno sostiene, non abbiamo realizzato maggiori quantità di rinnovabili negli anni dei vari conti energia. Li avremmo pagati molto di più di quello che costano oggi. Un sollievo a questa situazione si è verificato con le aste indette negli anni più recenti che hanno visto prezzi intorno ai 65 euro MWh.
. L’energia elettrica il cui costo dipende dal prezzo variabile del gas è quella invece prodotta con le rinnovabili, sia quelle storiche come l’idroelettrico che quelle più recenti da sole e vento, che hanno costi variabili costanti e pari praticamente a zero. Che riceverebbero oggi dal sistema del “marginale price” un premio enorme e ingiustificato.