Il presidente della Corte Costituzionale saluta i giudici della Consulta
«L'esercizio responsabile e certo non timido del proprio potere è un dovere istituzionale. Ma con il, chiunque sia a non rispettarlo, l'esecutivo come il giudiziario». Lo ha sottolineato il presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato nel suo saluto ai giudici della Consulta, evidenziando il rischio del «caos istituzionale» se ciascun potere non rispetta i suoi confini..
«Mi auguro e vi auguro di continuare lungo questi binari – prosegue il presidente della Corte – nonostante le tentazioni che i tempi sollecitano e che già qualcuno sta raccogliendo:, dove la tentazione di affermare il primato del diritto nazionale su quello dell'Unione non è solo di Polonia, Romania e Ungheria.